martedì 20 maggio 2014

RoboCop 2 (1990)

Locandina del film
RoboCop 2 uscì nelle sale nel 1990, tre anni dopo il grande successo del film RoboCop di Verhoeven. Questa volta alla regia troviamo Irvin Kerschner, famoso soprattutto per aver diretto "L'impero colpisce ancora", il secondo episodio della serie di "Guerre stellari", mentre la sceneggiatura è affidata a  Frank Miller, noto autore di fumetti, tra cui la serie  "Sin city" e la graphic novel "300", qui all'esordio come sceneggiatore.

Il film è ambientato pochi mesi dopo gli eventi narrati in RoboCop: la città di Detroit è nei debiti fino al collo, e quindi è sempre più nelle mani della OCP, che è sempre interessata alla costruzione di Delta City sulle macerie della vecchia Detroit.
Il cattivo di turno è Cain, un pericoloso criminale che controlla lo spaccio di una nuova e potente droga chiamata Nuke, e che RoboCop (Peter Weller), con l'aiuto della collega Anne Lewis (Nancy Allen), cerca a tutti i costi di fermare.
In un primo momento Cain ha alla meglio, tanto che riesce a fare a pezzi RoboCop, abbandonandolo in fin di vita di fronte alla stazione di polizia. La OCP è l'unica ad avere le risorse per ripararlo, ma è riluttante perché pensa alla realizzazione di nuovi cyborg; alla fine accetta di riparare RoboCop per evitare cadute di immagine, ma rielabora la sua programmazione inserendo centinaia di direttive nel sistema operativo di RoboCop che rischiano di farlo impazzire.
RoboCop dopo essere stato fatto a pezzi da Cain
RoboCop quindi decide di sottoporsi a una scarica elettrica da alto amperaggio che gli permette di cancellare tutte le direttive aggiunte dalla OCP: ora è pronto a battersi con Cain, e infatti dopo una battaglia sanguinosa riuscirà a catturarlo.
Purtroppo la OCP ha piani diversi per Cane: è infatti stato scelto come cavia per la realizzazione di una nuova generazione di cyborg chiamato RoboCop II. Come era prevedibile, ben presto Cane diventa incontrollabile e servirà un furioso scontro con la polizia di Detroit capeggiata da RoboCop per distruggerlo definitivamente.

Dopo il grande successo di RoboCop era inevitabile che venisse girato un seguito riguardo al cyborg di pattuglia di Detroit.
Come nell'originale anche questo film è più volte interrotto da finti spot pubblicitari che dipingono un futuro violento e degenerato, anche se poi il tono dell'intero film è molto meno cupo del precedente. Il livello di violenza è infatti è più basso, e anche la satira sociale si dimostra essere più grossolana e molto meno efficace.
La nuova generazione di cyborg
ideata dalla OCP
Non so quanto abbia influenzato l'aver letto il nome di Irvin Kershner nella scheda tecnica del film, ma devo dire che in più di un'occasione mentre guardavo RoboCop muoversi non ho potuto fare a meno di pensare mentre cammina ha le stesse movenze di C-3PO, il droide imbranato color oro della serie Guerre Stellari. E credo che in definitiva questo sia il punto forte del film: come l'originale, non si prende troppo sul serio, rinunciando anche a gran parte della componente satirica in favore di un puro action movie, sostenuto da effetti speciali più che dignitosi e da scene con un taglio quasi demenziale.
Molto più semplice in questo film il compito di Peter Weller, che recita per la quasi totalità del film con il costume di RoboCop addosso; sufficiente anche la prova del resto del cast.


In definitiva un film discreto, che non aggiunge nulla al primo film della serie ma che si lascia guardare ancora oggi. Il tono leggero, a tratti quasi demenziale della storia è secondo me un aspetto positivo, che di fatto rende accettabili certi passaggi a vuoto della sceneggiatura. 

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