martedì 13 maggio 2014

I giustizieri del west (1975)

Nel 1975 Kirk Douglas dirige, produce e interpreta un film western intitolato Posse (tradotto poi in italiano come "I giustizieri del west”); il film non ottiene un grosso successo e tuttora è poco ricordato, ma a mio modesto parere si tratta di uno dei migliori western che abbia mai visto.
Nel cast troviamo anche un giovane Bruce Dern, che ha recitato in parecchi film western (ad esempio Impiccalo più in alto del 1968) e di recente premiato a Cannes come migliore attore protagonista nel film "Nebraska", e Bo Hopkins, già visto in altri film western, primo fra tutti "Il mucchio selvaggio".

Poster del film
 Howard Nightingale (Kirk Douglas) è uno sceriffo federale che ambisce a una carriera politica come senatore, e per raccogliere consensi si ritrova a capo di una squadra di vigilantes altamente selezionata con lo scopo di catturare il famoso rapinatore di banche Jack Strawhorn (Bruce Dern).
All'inizio del film assistiamo all'uccisione dei componenti della banda di Strawhorn per mano degli uomini di Nightingale ,  grazie anche alla soffiata di un componente della banda di Strawhorn che ha tradito.
Jack Strawhorn si salva, insegue il traditore e lo uccide; lo sceriffo della città prova a fermarlo, ma viene ucciso. Nightingale e la sua squadra si gettano quindi all'inseguimento del fuorilegge che chiede aiuto all'amico messicano Pepe e ai suoi uomini, per far rallentare i suoi inseguitori. Ci sarà uno scontro a fuoco in cui gli uomini di Nightingale si dimostrano implacabili e senza pietà, uccidendo tutta la banda di Pepe e catturando Strawhorn.
È un trionfo per Nightingale che vede sempre più vicina l'elezione a senatore, ma durante il viaggio in treno che avrebbe condotto Strawhorn in prigione, quest'ultimo riesce non solo a fuggire, ma anche a prendere Nightingale come prigioniero.
Nel finale, con un colpo di scena davvero sorprendente, Jack si prenderà la sua rivincita su Nightingale, che vede andare in fumo la sua futura carriera politica.
 
La squadra al servizio di Nightingale
La forza di questo film sta senza ombra di dubbio nella sceneggiatura, capace di dar voce alle inquietudini post Watergate e soprattutto alla forte disillusione caratteristici degli anni '70, anche se non mancano scene in grado di intrattenere lo spettatore, come la spettacolare fuga di Jack dal treno e il successivo rapimento di Nightingale, oppure le scene quasi comiche, come il siparietto dei due giornalisti costretti a cambiare ogni volta la prima pagina del giornale a causa del continuo ribaltarsi della situazione.

Kirk Douglas e Bruce Dern
Ed è proprio il ribaltamento dei ruoli uno dei punti di forza del film, e a un livello più profondo si può cogliere il messaggio che il bene e il male spesso si confondono, e che altrettanto spesso è la pura e semplice apparenza a consentire questa distinzione.  I presupposti fissati all'inizio del film, dove Douglas interpreta la parte dell'uomo di legge dalla parte del giusto, mentre Dern quella del criminale senza scrupoli, vengono letteralmente stravolti quando si giunge alla fine. Nightingale si mostra per quello che è, un politicante senza scrupoli, e questo riesce a renderlo ben peggiore del fuorilegge Strawhorn che invece dimostrerà a suo modo di avere una coscienza politica. Chi era l'eroe positivo del film ora si ritrova a essere il cattivo di turno e viceversa, il fuorilegge prima tanto odiato ora sembra essere non così cattivo come si pensava all'inizio. E quelli che all'inizio sembrano tanto fedeli, non esiteranno a farsi comprare una volta capito di essere stati sfruttati e ingannati.

"Non si compra chi è onesto" dice Nightingale nella stanza dell'hotel in cui Strawhorn lo tiene prigioniero.
"Chi è onesto rimane onesto fino a che gli conviene. Perciò io sono un ladro e tu un bugiardo!" gli risponde Strahorn.

Questo scambio di battute sintetizza il messaggio dell'intera opera e anticipa il qualche modo lo splendido finale, quando questa sorta di ribaltamento dei ruoli si concretizza.

Piccola curiosità. Nel 2010,al Santa Barbara Film Festival viene riproposta la visione di questo film, accompagnata da un botta e risposta finale tra Kirk Douglas, regista e interprete del film, e Quentin Tarantino, che definirà il film un "Watergate western", facendo riferimento alla forte vena politica dell'opera, indicandolo anche come uno dei migliori film western di tutti i tempi. Non sempre ho apprezzato i vecchi film che ogni tanto Tarantino recupera e cita come sua fonte di ispirazione, ma in questo caso condivido in pieno la sua scelta.

Purtroppo i video non sono sottotitolati, ma si tratta di una bella occasione per vedere assieme due mostri sacri del cinema . Enjoy!


Il resto del botta e risposta lo trovate qui e qui.


STORIA:  semplice e lineare, ma non per questo meno coinvolgente. È ottimo il ribaltamento dei ruoli durante il procedere del film ed è impreziosito da un imprevedibile finale. 8/10

PERSONAGGI: Kirk Douglas e Bruce Dern sono ottimi per i ruoli che vanno a interpretare, e anche il cast di supporto riesce a tenere alto il livello. 8/10

COMPONENTE FEMMINILE: è probabilmente l'aspetto meno curato del film, che offre un'immagine poco confortante delle donne. Infatti le poche donne rappresentate si concedono con estrema facilità agli uomini di Nightingale, pur essendo anche sposate.  4/10

AMBIENTAZIONE: classica ambientazione western, non particolarmente sfruttata perché gran parte del film si svolge nel piccolo centro abitato di Tesata, Texas. 7/10

SPARATORIE: come si suol dire, poche ma buone. Anche nelle scene più concitate si riesce sempre a capire cosa succede, e non si ha mai l'impressione che stiano sparando a casaccio. 7/10

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