Nel 1975 Kirk Douglas dirige, produce e interpreta un film western
intitolato Posse (tradotto poi in
italiano come "I giustizieri del
west”); il film non ottiene un grosso successo e tuttora è poco ricordato,
ma a mio modesto parere si tratta di uno dei migliori western che abbia mai
visto.
Nel cast troviamo anche un giovane Bruce Dern, che ha recitato in parecchi film western (ad esempio Impiccalo più in alto del 1968) e di recente premiato a
Cannes come migliore attore protagonista nel film "Nebraska", e Bo Hopkins, già visto in altri film
western, primo fra tutti "Il mucchio selvaggio".
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| Poster del film |
Howard
Nightingale
(Kirk Douglas) è uno sceriffo federale che ambisce a una carriera politica come
senatore, e per raccogliere consensi si ritrova a capo di una squadra di
vigilantes altamente selezionata con lo scopo di catturare il famoso rapinatore
di banche Jack Strawhorn (Bruce
Dern).
All'inizio del film assistiamo
all'uccisione dei componenti della banda di Strawhorn per mano degli uomini di
Nightingale , grazie anche alla soffiata
di un componente della banda di Strawhorn che ha tradito.
Jack Strawhorn si salva, insegue il
traditore e lo uccide; lo sceriffo della città prova a fermarlo, ma viene
ucciso. Nightingale e la sua squadra si gettano quindi all'inseguimento del
fuorilegge che chiede aiuto all'amico messicano Pepe e ai suoi uomini, per far rallentare
i suoi inseguitori. Ci sarà uno scontro a fuoco in cui gli uomini di
Nightingale si dimostrano implacabili e
senza pietà, uccidendo tutta la banda di Pepe e catturando Strawhorn.
È un trionfo per Nightingale che vede
sempre più vicina l'elezione a senatore, ma durante il viaggio in treno che
avrebbe condotto Strawhorn in prigione, quest'ultimo riesce non solo a fuggire,
ma anche a prendere Nightingale come prigioniero.
Nel finale, con un colpo di scena davvero sorprendente, Jack si prenderà la sua
rivincita su Nightingale, che vede andare in fumo la sua futura carriera
politica.
La forza di questo film sta senza ombra di
dubbio nella sceneggiatura, capace di dar voce alle inquietudini post Watergate e soprattutto alla forte
disillusione caratteristici degli
anni '70, anche se non mancano scene in grado di intrattenere lo spettatore,
come la spettacolare fuga di Jack dal treno e il successivo rapimento di
Nightingale, oppure le scene quasi comiche, come il siparietto dei due
giornalisti costretti a cambiare ogni volta la prima pagina del giornale a
causa del continuo ribaltarsi della situazione.
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| Kirk Douglas e Bruce Dern |
Ed è proprio il ribaltamento dei ruoli uno dei punti di forza del film, e a un
livello più profondo si può cogliere il messaggio che il bene e il male spesso
si confondono, e che altrettanto spesso è la pura e semplice apparenza a consentire questa
distinzione. I presupposti fissati
all'inizio del film, dove Douglas interpreta la parte dell'uomo di legge dalla
parte del giusto, mentre Dern quella del criminale senza scrupoli, vengono
letteralmente stravolti quando si giunge alla fine. Nightingale si mostra per
quello che è, un politicante senza
scrupoli, e questo riesce a renderlo ben peggiore del fuorilegge Strawhorn
che invece dimostrerà a suo modo di avere una coscienza politica. Chi era l'eroe positivo del film ora si ritrova
a essere il cattivo di turno e viceversa, il fuorilegge prima tanto odiato ora
sembra essere non così cattivo come si pensava all'inizio. E quelli che
all'inizio sembrano tanto fedeli, non esiteranno a farsi comprare una volta
capito di essere stati sfruttati e ingannati.
"Non si compra chi è onesto"
dice Nightingale nella stanza dell'hotel in cui Strawhorn lo tiene prigioniero.
"Chi è onesto rimane onesto fino a
che gli conviene. Perciò io sono un ladro e tu un bugiardo!" gli
risponde Strahorn.
Questo scambio di battute sintetizza il
messaggio dell'intera opera e anticipa il qualche modo lo splendido finale, quando questa sorta di ribaltamento dei ruoli si
concretizza.
Piccola
curiosità.
Nel 2010,al Santa Barbara Film Festival
viene riproposta la visione di questo film, accompagnata da un botta e risposta
finale tra Kirk Douglas, regista e interprete del film, e Quentin Tarantino, che definirà il film un "Watergate western", facendo
riferimento alla forte vena politica dell'opera, indicandolo anche come uno dei
migliori film western di tutti i tempi. Non sempre ho apprezzato i vecchi film
che ogni tanto Tarantino recupera e cita come sua fonte di ispirazione, ma in
questo caso condivido in pieno la sua scelta.
Purtroppo i video non sono sottotitolati,
ma si tratta di una bella occasione per vedere assieme due mostri sacri del
cinema . Enjoy!
STORIA: semplice e lineare, ma non per questo meno
coinvolgente. È ottimo il ribaltamento dei ruoli durante il procedere del film
ed è impreziosito da un imprevedibile finale. 8/10
PERSONAGGI: Kirk Douglas e
Bruce Dern sono ottimi per i ruoli che vanno a interpretare, e anche il cast di
supporto riesce a tenere alto il livello. 8/10
COMPONENTE
FEMMINILE:
è probabilmente l'aspetto meno curato del film, che offre un'immagine poco
confortante delle donne. Infatti le poche donne rappresentate si concedono con
estrema facilità agli uomini di Nightingale, pur essendo anche sposate. 4/10
AMBIENTAZIONE: classica
ambientazione western, non particolarmente sfruttata perché gran parte del film
si svolge nel piccolo centro abitato di Tesata, Texas. 7/10
SPARATORIE: come si suol
dire, poche ma buone. Anche nelle scene più concitate si riesce sempre a capire
cosa succede, e non si ha mai l'impressione che stiano sparando a casaccio. 7/10



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