domenica 1 giugno 2014

Impiccali più in alto (1968)

Locandina originale del film
Dopo l'enorme successo internazionale ottenuto recitando nella mitica "Trilogia del dollaro", Clint Eastwood nel 1968 si dedica ancora una volta nel cinema western recitando come protagonista nel film Impiccalo più in alto (Hang 'em high) diretto da Ted Post, con cui avrebbe lavorato successivamente anche in Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan. In realtà la prima opzione alla regia era Sergio Leone, che però era già occupato alla lavorazione di un altro capolavoro del cinema western, C'era una volta il West.

Il film è ambientato nei territori dell'Oklahoma, nel 1889, e le prime scene mostrano Jed Cooper (Clint Eastwood), un ex vicesceriffo che ha deciso di darsi all'allevamento di bestiame,  che viene fermato da una banda formata dal Capitano Wilson (Ed Begley), Reno (Joseph Sirola), Miller (Bruce Dern), Jenkins (Bob Steele), Matt Stone (Alan Hale Jr.), Charlie Blackfoot (Ned Romero), Maddow (Russell Thorson), Tommy (Jonathan Lippe) and Loomis (L. Q. Jones). Questi lo accusano di aver rubato il bestiame, ma senza attendere un giusto processo decidono di eseguire immediatamente la sua impiccagione. Jed si salva miracolosamente grazie all'intervento dello sceriffo Dave Bliss (Ben Johnson), e portato di fronte al giudice Adam Fenton (Pat Hingle), viene riconosciuto innocente e viene nominato sceriffo. Da questo punto in poi l'unico obbiettivo di Jed è quello di identificare e catturare coloro che avevano tentato di linciarlo.

Il cast del film è di tutto di rispetto: infatti oltre al protagonista Clint Eastwood, troviamo anche altri grandi interpreti del cinema western: Ben Johnson per esempio ha lavorato in importanti western come Rio Grande (1950) e Il mucchio selvaggio (1969). Stesso discorso per Bruce Dern, che ha spesso interpretato il ruolo di cattivo in diversi film western, tra cui I giustizieri del west (1975). Nel film inoltre fa una breve apparizione anche Dennis Hopper (attore e regista del famoso Easy Rider).

Ecco come veniva applicata la legge nel West...
Il film si sviluppa attorno alla sete di vendetta del protagonista, ma cerca di approfondire anche il rapporto a volte discutibile tra giustizia e violenza. Questo dilemma è impersonato nella figura del giudice  Fenton, che offre una visione molto violenta della giustizia. Infatti non esita a dichiarare che qualunque forma di clemenza verrebbe recepita dalla popolazione come una scusa per non rispettare la legge.
Il personaggio del giudice Fenton è ispirato a un giudice realmente esistito, il giudice Isaac Parker, che per lo zelo con cui condannava gli imputati alla forca, era soprannominato The Hanging Judge. Parker operò a Fort Smith in Arkansas e la sua giurisdizione comprendevano anche i territori dell'Oklahoma, che a fine ottocento erano ancora un territorio di frontiera, sede anche di molte riserve indiane. Un altro aspetto storico che viene messo in evidenza dal film era la difficile e pericolosa attività dello sceriffo federale che operava nei territori di frontiera.
Impiccalo più in alto è il primo film prodotto dalla società di produzione Malpaso Production di proprietà dello stesso Eastwood, fondata nel 1968 e ancora in attività.

Nel film è possibile avvertire tracce delle atmosfere che caratterizzano i western di Sergio Leone, in gran parte proprio per la presenza di Clint Eastwood che interpreta un personaggio molto simile al cavaliere senza nome dei film di Leone. A parte questo però, il livello complessivo è nettamente inferiore, anche se per quanto detto in precedenza, ritengo che valga comunque la pena vederlo.
 
La locandina italiana
del film
STORIA:  la storia non presenta nulla di particolare e non è molto originale, ma ho apprezzato i tanti riferimenti a personaggi e eventi storici. 6/10

PERSONAGGI: Eastwood ripropone in larga misura lo stesso personaggio visto nei film della Trilogia del dollaro, anche se qui non vaga libero per il west ma è a tutti gli effetti un uomo di legge. Interessante la figura del giudice Fenton, mentre i cattivi del film ritengo siano stati un po' trascurati.  6/10

COMPONENTE FEMMINILE: praticamente inesistente, se si escludono le prostitute del bordello locale e dal personaggio di Rachel Warren (Inger Stevens), che però sembra messo lì giusto perché un personaggio femminile ci vuole sempre. 4/10

AMBIENTAZIONE: non è sfruttata al massimo, anche perché gran parte del film si svolge all'interno di paesi piuttosto anonimi. 5/10

SPARATORIE: le scene d'azione breve e non risultano particolarmente entusiasmanti, ma nel complesso sono ben organizzate. 6/10


COLONNA SONORA: nel complesso mi è piaciuta, anche se in certi casi, l'ho trovata un po' troppo invadente. 5/10

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